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 Sinagoga Nożyk
Centro di Varsovia
Centro de Varsovia
via Twarda 6
Costruita negli anni 1898-1902 come casa
privata di preghiera da Zelman e Rywka Nożyk
e in seguito passata alla Comunità Ebraica
di Varsavia. È l’unica sinagoga che si è salvata tra le numerose case di preghiera esistenti
a Varsavia prima della guerra e tuttora svolge
funzioni religiose. È possibile visitare la sinagoga tutti i giorni, eccetto il sabato mattina.
Ingresso a pagamento. Tel. 0 22 620 43 24.
I confini del ghetto (1941-43)
límites del gueto (1941-43)
Luoghi storici legati alla popolazione ebraica di Varsavia:
Lugares históricos relacionados con la población judía de Varsovia:
Viale Jerozolimskie
Nel 1768 agli Ebrei fu concesso di abitare liberamente nella Masovia, fatta eccezione per Varsavia. Allora oltre i confini occidentali della città,
nei pressi dell’attuale piazza Zawiszy, Józef Potocki e August Sułkowski fondarono, nel 1774,
dei borghi per gli Ebrei: Nowy Potok e Nowa
Jerozolima. Le autorità di Varsavia, ritenendo
che tali insediamenti costituissero una concorrenza nel commercio, già l’anno successivo stabilirono di liquidarli, ma la via che porta alla Vistola ed il suo nome sono rimasti fino ad oggi.
Avenida Jerozolimskie
En 1768 se permitió a los judíos habitar libremente en Mazovia, con la excepción de Varsovia.
Por aquel entonces, en 1774, en los extramuros
occidentales de la ciudad, por los alrededores
de la actual plaza de Zawisza, Józef Potocki y
August Sułkowski establecieron en sus tierras
dos aldeas para judíos: Nowy Potok y Nowa
Jerozolima (Arroyo Nuevo y Nueva Jerusalén).
Las autoridades de Varsovia, considerando que
constituían una peligrosa competencia para el
comercio, ordenaron su destrucción un año después, sin embargo, el camino que lleva al Vístula
y su nombre permanecieron hasta nuestros días.
Calle Próżna
En esta pequeña calle, situada actualmente
entre la calle Zielna y la plaza Grzybowski, todavía se conservan, aunque en estado deplorable, cuatro casas de vecindad, los números
7, 9, 12 y 14, que constituyen uno de los escasos fragmentos de la «Varsovia judía». En la
actualidad se está proyectando la restauración
de estos edificios.
Teatro Ebraico “Ester Rachel
Kamińska e Ida Kamińska”
Piazza. Grzybowski 12/16
L’edificio venne costruito nel 1969. Ospita
il Teatro Ebraico, che propone spettacoli in yiddish, gli uffici dell’Amministrazione Generale
e la Sezione di Varsavia dell’Associazione Socio-Culturale degli Ebrei in Polonia (TSKŻ),
il club TSKŻ, la redazione della rivista in polacco e in ebraico “Słowo Żydowskie” (Parole
Ebraiche; Dos Jidisze Wort), la Fondazione
Americana-Polacca-Israeliana Shalom.
Judaica - 2008 - wlo_hiszp.indd 1
Sinagoga del matrimonio de los Nożyk
Calle Twarda 6
Construida en los años 1898-1902 como casa
privada destinada a la oración por Zelman
y Rywka Nożyk, y más tarde cedida a la Comunidad Hebrea de Varsovia. De las casas de oración existentes antes de la guerra en Varsovia es
la única sinagoga que se ha conservado y que todavía ejerce funciones religiosas. Se puede visitar
todos los días (excepto sábados por la mañana).
La entrada no es gratuita. Telf. 0 22 620 43 24.
Teatro Judío “Ester Rachel
Kamińska e Ida Kamińska”
Plaza Grzybowski 12/16
Edificio construido en 1969. En él se encuentran, entre otros: el Teatro Judío, en el que
se exponen obras en lengua yiddish, las oficinas de la Administración Central y la división
en Varsovia de la Asociación Sociocultural
de Judíos en Polonia (sus siglas en polaco
TSKŻ), el estudio de redacción en polaco y judío de la revista «Słowo Żydowskie» (Palabra
Judía, Dos Jidisze Wort) y la Fundación Americano-Polaca Israelí Shalom.
via Sienna 60 / via Śliska 55
L’ospedale venne costruito per i bambini ebrei
negli anni 1876-1878 grazie alle donazioni
di Majer Berson e di sua figlia Paulina Bauman.
Nella clinica ambulatoriale i bambini venivano
curati a prescindere dalla religione. Prima della
Grande Guerra vi lavorò Janusz Korczak.
Calle Sienna 55
El 16 de noviembre de 1940, el gueto fue
clausurado con muros de una altura de 3,5 m.
En 307 hectáreas, cerca de 500 000 judíos
quedaron prisioneros. El 20 de noviembre
de 1941, se modificaron las fronteras, trasladando los muros hasta el centro de las
calles limítrofes. Tras la deportación, la zona
del gueto fue reducida, quedando los muros
desplazados hasta la calle Leszno. Aún se conservan fragmentos de los muros del gueto en
el recinto de una casa ubicada en la calle Sienna, así como en la calle Waliców, Krochmalna
y Żelazna. Para ver el fragmento del muro desplazado en 1940 entre las calles Sienna y Złota,
es preciso entrar por la calle Złota nº 62.
Casa degli Studi Religiosi
via Żelazna 57
Nel cortile di questo condominio si è conservato un frammento della casa che appartenne,
dal 1864, ad Izaak Majer Alter, tzaddik (saggio) originario della cittadina di Góra Kalwaria.
In questo edificio egli fondò una yeshiva (scuola), nella quale, sotto la sua guida, si studiavano la Tora e il Talmud.
Casa de Estudios Religiosos
Calle Żelazna 57
En el patio de este bloque de viviendas se
conservó un fragmento de una casa perteneciente desde 1864 a Izaak Majer Alter, un jasid
de Góra Kalwaria. En este edificio estableció
una yeshivá, en la que se estudiaban la Torá
y el Talmud bajo su supervisión.
Via Chłodna 20
Dall’autunno del 1941 tutta via Chłodna
fu posta al di fuori del ghetto, ma le case
nella parte settentrionale e meridionale,
da via Elektoralna a via Żelazna, facevano
parte del “piccolo” e del “grande” ghetto,
separate dalla strada “ariana” da muri alti tre
metri. In questo edificio, al n. 20, nel 1941
abitò Adam Czerniaków, presidente della Comunità Ebraica.
Via Waliców
Il 10 agosto 1942 i bambini e il personale vennero trasferiti nel “grande” ghetto, nell’edificio della scuola all’angolo tra via Żelazna e via
Leszno, e di lì a Umschlagplatz. Nell’edificio
ricostruito dopo la guerra vennero ospitati gli uffici del Comitato Centrale degli Ebrei
in Polonia. Nel 1952 l’edificio venne preso dallo stato che lo trasformò in ospedale infettivo
pediatrico cittadino. Dalla parte di via Śliskia
55, nel 2001 venne collocata una targa in ricordo della dottoressa Anna Braude-Hellerowa
(1888 -1943), direttrice dell’ospedale negli
anni 1930-1942, uccisa nel bunker insieme
ai bambini malati nel ghetto centrale, durante
l’insurrezione del maggio 1943.
Uno dei pochi edifici salvatisi in questa via.
Nel periodo tra le due guerre vi si trovavano
numerose istituzioni ebraiche e l’ambulatorio
medico della Comunità Ebraica. Nella prima
scala si è conservata un’iscrizione in polacco,
ebraico e yiddish che informa dell’esistenza
dell’ambulatorio. Nella scala centrale sono
stati sistemati i documenti delle famiglie che
abitavano in questo edificio nel ghetto fino
al momento della deportazione, nel luglio
del 1942. Al momento vi si trovano anche
la mensa della Comunità Ebraica, il Club “Senior Betejn”, l’Associazione Figli dell’Olocausto, l’Associazione degli Ebrei Combattenti,
il Centro di Cultura Ebraica (Joint), la Fondazione Ronald Lauder, la redazione del mensile “Midrasz”, le Agenzie Viaggi “Our Roots” e Shalom Travel, l’Organizzazione Giovanile Polacca
ebraica e la Fondazione Prof. Mojżesz Schorr.
Ex Ospedale Pediatrico “Berson e Bauman”, ora Ospedale
Pediatrico di Varsavia
Via Sienna 55
Il 16 novembre 1940 il ghetto venne circondato da mura dell’altezza 3,5 m. In 307 ettari
vennero rinchiusi circa 500 mila Ebrei. Il 20
novembre 1941 vennero modificati i confini
e i muri spostati al centro delle vie confinanti.
Una volta conclusa la deportazione, l’area del
ghetto venne nuovamente ridotta e vennero innalzati muri in via Leszno. Frammenti del muro
del ghetto si sono conservati in questo edificio
in via Sienna, e anche in via Waliców, Krochmalna, Żelazna. Per vedere i frammenti del muro
innalzato nel 1940 tra le vie Sienna e Złota bisogna entrare dalla parte di via Złota 62.
Via Twarda 6
Via Próżna
In questa piccola via, che oggi si trova tra via
Zielna e piazza Grzybowski, si sono conservati,
anche se non in buono stato, quattro palazzi,
al numero 7, 9, 12 e 14, che costituiscono uno
dei pochi frammenti della “Varsavia ebraica”.
Al momento sono in preparazione progetti per
il restauro di questi palazzi.
Calle Twarda 6
Uno de los escasos edificios que se conservaron en esta calle. Durante el periodo entre las
dos guerras mundiales, ésta era la ubicación
de varias instituciones judías y de un consultorio médico de la comunidad de Varsovia.
En el primer rellano, se conservaron fragmentos de la inscripción en lengua polaca, hebrea
y yiddish que indicaban la existencia de un consultorio. En el rellano siguiente, se encontraron
documentos pertenecientes a las familias que
habitaban en este edificio del gueto, hasta su
deportación en julio de 1942. Actualmente,
en este edificio se encuentran, entre otros:
la cantina de la Comunidad Judía, el Club Senior
Betejn, la Asociación de Hijos del Holocausto,
la Asociación de Judíos Combatientes, el Centro Educativo de Cultura Judía (Joint), la Fundación Ronald Lauder, el estudio de redacción
de la revista mensual «Midrasz», la agencia
de viajes «Our Roots», Shalom Travel, la Asociación Polaca de Juventudes Judías y la Fundación del Profesor Mojżesz Schorr.
In un piccolo tratto di questa via, sul lato est,
si sono conservati tre edifici. Prima della
guerra, al n. 14 abitava il noto giornalista
e fotografo ebreo Menachem Kipnis, e in tempo
di guerra, nella corte interna di questo edificio,
il poeta Władysław Szlengel. I suoi versi, proclamati nella caffetteria nel ghetto “Sztuka”
in via Leszno 2, girarono di mano in mano in
copie dattiloscritte. Il poeta morì nel maggio
del 1943. Dopo la liquidazione del “piccolo”
ghetto nel 1943, vi si nascose un gruppo
di Ebrei, tra i quali il dr Edward Reicher. Il frammento del muro dell’edificio al n. 11, sul lato
occidentale della strada, era il muro del ghetto, come ci informa la targa.
Calle Sienna 60 / calle Śliska 55
El hospital fue construido para los niños judíos
durante los años 1876-1878 gracias a la financiación de Majer Berson y su hija Paulina Bauman. En el laboratorio del hospital se atendía
a niños sin importar su religión. Janusz Korczak trabajó en este hospital antes de la Primera Guerra Mundial.
El 10 agosto de 1942, los niños y el personal
del hospital fueron trasladados al gueto grande,
a la escuela localizada en la esquina de la calles Żelazna y Leszno, y de allí a Umschlagplatz.
En este edificio, restaurado después de la
guerra, se encontraban las oficinas del Comité
Central de Judíos de Polonia. En 1952, el Estado se hizo cargo del edificio y lo transformó en
un hospital infantil municipal para enfermedades contagiosas. En el año 2001, se fijó una
placa en la calle Śliska 55 en conmemoración
de la doctora Anna Braude-Hellerowa (18881943), la directora de este hospital durante los
años 1930-1942, asesinada junto a niños enfermos en una celda del gueto central durante
el levantamiento de mayo de 1943.
(precedentemente 24-26)
All’altezza di questa casa, all’inizio del 1942,
venne costruito un ponte di legno per gli
ebrei che passavano dal “piccolo” al “grande”
ghetto.
Calle Chłodna 22
(antiguamente 24-26)
A principios del año 1942, a la altura de esta
casa, se construyó un puente de madera que
unía el gueto pequeño con el grande.
Calle Waliców
Sólo se han conservado tres edificios en un
pequeño fragmento de la parte oriental
de esta calle. Antes de la guerra, en el número 14 vivía un conocido periodista y fotógrafo
judío, Menachem Kipnis; durante la guerra,
el poeta Władysław Szlengel vivió en el anexo
de este edificio. Sus poemas se recitaban en
la cafetería «Sztuka» del gueto, en la calle Leszno
2 y circulaban de mano en mano en copias
a máquina. El poeta falleció en mayo de 1943.
Tras la destrucción del gueto pequeño en
1943, se ocultó allí un grupo de judíos, entre
los cuales se encontraba el doctor Edward
Reicher. El fragmento de la pared del número
11 en la parte occidental de la calle formaba parte del muro del gueto, según reza una placa.
Orfanotrofio “Janusz Korczak”
Edificio costruito in via Krochmalna 92
(oggi via Jaktorowska 6)
Negli anni 1911-1913 l’Associazione “Pomoc
dla Sierot” (Aiuto agli Orfani) costruì alla periferia della città un edificio di due piani per
gli orfani ebrei. Fin dall’inizio lo diresse l’eminente pedagogo, scrittore, medico e dottore
Janusz Korczak (Henryk Goldszmit). Dopo
la costruzione del ghetto, la Casa degli orfani
venne spostata in via Chłodna 33, in seguito
in via Śliska 9 (oggi piazza Defilad). Di qui,
il 6 agosto 1942, i bambini e i loro tutori vennero condotti in Umschlagplatz e mandati
al campo di sterminio di Treblinka. Nel cortile della Casa degli Orfani c’è un monumento in onore
di J. Korczak, mentre nei pressi di via Śliska 9
(oggi un parco in via Świętokrzyska) nel 2006
è stato collocato una statua che raffigura Korczak con i bambini.
INFORMAZIONI TURISTICHE DI VARSAVIA
INFORMACIÓN TURÍSTICA DE VARSOVIA
tel./ telf. (+48 22) 94 31, 474 11 42
Centri di Informazione Turistica a Varsavia:
Puntos de Información Turística de Varsovia:
Percorso Reale / Via Real
ul. Krakowskie Przedmieście 39
Stazione ferroviaria Varsavia Centrale – hall centrale
Estación de ferrocarriles PKP Warszawa Centralna– sala principal
Al. Jerozolimskie 54
Aeroporto F. Chopin - sala arrivi, Terminal 2
Aeropuerto F. Chopin - sala de llegadas, Terminal 2
ul. Żwirki i Wigury 1
Piazza del Mercato del centro storico (apertura prevista per la seconda metà del 2008)
Plaza del Mercado de la Ciudad Vieja (futura apertura: segunda mitad de 2008)
Rynek Starego Miasta 19, 21/21a
Calle Chłodna 20
Desde el otoño de 1941, la calle Chłodna
en su totalidad fue aislada del gueto, pero las
casas que daban a la parte norte y sur desde
la calle Elektoralna a la calle Żelazna pertenecían al gueto pequeño y al grande. Las separaban de la calzada “aria” unos muros de tres
metros de altura. En 1941, en este edificio vivía el Presidente de la Comunidad Judía, Adam
Czerniaków.
Via Chłodna 22
Antiguo Hospital Infantil de Berson y Bauman, en la actualidad Niños de Varsovia
Quartiere Praga
Barrio de Praga
ul. Okrzei 30
Orfanato de Janusz Korczak
Edificio construido en la calle Krochmalna 92
(en la actualidad, calle Jaktorowska 6)
En los años 1911-1913, la Asociación «Ayuda
para los Huérfanos» construyó en las afueras
de la ciudad un edificio de dos plantas para
huérfanos judíos. Desde sus inicios, su director
fue el distinguido pedagogo, escritor, médico
y doctor Janusz Korczak (Henryk Goldszmit).
Tras la creación del gueto, el orfanato fue trasladado a la calle Chłodna 33, más tarde a la calle Śliska 9 (en la actualidad, la Plaza Defilad).
El 6 de agosto de 1942, los niños y sus tutores
fueron expulsados a Umschlagplatz y trasladados al campo de exterminio
de Treblinka. En el patio
del orfanato se puede encontrar un monumento en
conmemoración de Janusz
Korczak, mientras que
cerca de la calle Śliska 9
(en la actualidad, el parque
de la calle Świętokrzyska),
se construyó en 2006
un monumento a Korczak
con los niños.
Ufficio di Informazioni Turistiche e Culturali dell’Enclave Ebraica
Punto de Información Turística y Cultural del Enclave Judío
ul. Sienna 55
(entrata da via Złota 60 / entrada desde la calle Złota 60)
InfoPraga
ul. Ząbkowska 36
www.infopraga.com.pl
Edizione / Editorial:
Stołeczne Biuro Turystyki (Warsaw Tourist Office)
Redazione / Redacción:
Jan Jagielski (Jewish Historical Institute)
Foto / Fotografías: Archivio Istituto Storico Ebreo, SBT e POT
Archivo del Instituto de Historia Judía, SBT y POT
Stampa / Impresión: Zakłady graficzne Taurus
I Edizione / I Edición
Varsavia, giugno 2008 / Varsovia, junio de 2008
Traduzione del testo / Traducción: Idiomas s.c.
Copia gratuita / Ejemplar gratuito
2008-08-07 13:01:42
Via H. Wawelberga 10
(Ospizio - Moszaw Zakejnim, precedentemente via Górczewska 9)
Edificio costruito nel 1928 per gli anziani
ebrei di famiglie appartenenti all’inteligencja. Nell’edificio, oggi ricostruito, si trovano
la Scuola Elementare Privata e il Ginnasio
“Lauder-Morasza”.
Calle H. Wawelberg 10
(Casa de Ancianos - Moszaw Zakejnim,
antigua calle Górczewska 9)
Edificio construido en 1928 para ancianos
judíos procedentes de familias intelectuales.
En la actualidad, en este edificio restaurado
se encuentran la Escuela Primaria Privada
y el Instituto Lauder-Morasza.
Monumento al martirio
comune di Ebrei e Polacchi
via Gibalskiego 21
Nel campo sportivo prebellico “Skra”, che
poi durante la guerra fece parte del ghetto, negli anni 1941-1943 vennero sepolti in
una fossa comune gli Ebrei morti nel ghetto
di stenti e di malattie. Nel 1944 venivano
fucilati i Polacchi. Dopo la guerra vennero
riesumati i corpi e le spoglie di 6588 Ebrei
vennero poste nel Cimitero degli Insorti, in
via Wolska 174/176. Nel 1989, in un’altra
parte, è stato collocato un monumento in
memoria delle fosse comuni di Polacchi
ed Ebrei, uccisi durante la Seconda Guerra
Mondiale.
1919), Amszinower Rebe (morto nel 1918),
Modrzicer Rebe (zm. 1921), ci sono anche
le tombe degli scrittori ebrei Icchak Lejb Perec
(morto nel 1915), Szlomo Anski (morto nel
1920), Julian Stryjkowski (morto nel 1996),
dell’attrice Ester Rachel Kamińska (morta nel
1925), di Ludwik Zamenhof (morto nel 1917),
ideatore dell’Esperanto. Ci sono le tombe
di Henryk Wohl (morto nel 1907), tesoriere
del Governo Nazionale durante l’insurrezione
di gennaio, e di Feliks Perl (morto nel 1927),
fondatore del Partito Socialista Polacco (PPS).
Dal tempo di guerra ci sono tombe comuni
degli abitanti del ghetto e anche le tombe
Monumento al Martirio
Compartido de Judíos y Polacos
Calle Gibalskiego 21
Situado en el que antes de la guerra era
el campo de deportes «Skry». No obstante,
este campo, en donde se enterraba a los
judíos muertos a causa del hambre o de enfermedad, formó parte del gueto en los años
1941-1943. En 1944, en este lugar se fusilaba a polacos. Tras la guerra, se efectuó una
exhumación y los restos mortales de 6588
judíos fueron trasladados al Cementerio
Powstańców en la calle Wolska 174/176.
En 1989, en el fragmento restante se levantó
un monumento en memoria de las fosas comunes en que polacos y judíos fueron asesinados durante la Segunda Guerra Mundial.
Cimitero Ebraico
via Okopowa 49/51
tel. 0 22 838 26 22
www.kirkuty.xpi.pl
orario di apertura: lun.-gio. 10.00-17.00,
ven. 9.00-13.00, dom. 9.00-16.00.
Fondato nel 1806, è uno dei pochi cimiteri ebraici aperti al momento in Polonia.
Vi si sono conservati circa150 mila monumenti funebri. È il luogo del riposo eterno
di persone note sia nella storia del popolo
ebraico, sia nella storia di Varsavia e della
Polonia. Accanto ai rabbini Szlomo Lipszyc
(morto nel 1839), Ber Meisels (morto nel
1870), Abraham Perlmutter (morto nel 1930)
e ai tzaddik (saggi) Brisker Rebe (morto nel
Judaica - 2008 - wlo_hiszp.indd 2
Via M. Anielewicza 34
Sulle rovine del ghetto, nell’agosto del 1943,
venne fondato il Campo di Concentramento
Nazista (Konzentrationslager Warschau)
Gęsiówka. Nelle baracche che vi vennero
costruite, furono messi circa 5000 Ebrei della
Grecia, della Francia e dell’Ungheria, portati
da Auschwitz. Lavoravano all’interno del
ghetto demolendo le case bruciate, separando
mattoni e metalli. L’evacuazione dal campo
ebbe luogo il 29 luglio 1944. Rimasero soltanto 348 prigionieri, che vennero liberati
dai soldati del battaglione “Zośka” durante
l’insurrezione di Varsavia del 5 agosto 1944.
Molti di loro entrarono a far parte dei reparti
dell’Esercito Nazionale (AK) e caddero nell’insurrezione di Varsavia. In loro memoria c’è
una targa in granito con il testo in polacco,
yiddish ed inglese, collocata sulla parete del
condominio che c’è adesso.
Calle M. Anielewicza 34
del professor Majer Bałaban (morto nel 1942)
e di Adam Czerniaków (morto nel 1942),
capo del Consiglio Ebraico (Judenrat).
Cementerio Judío
Calle Okopowa 49/51
Telf. 0 22 838 26 22
Horario de apertura: de lunes a jueves:
10:00-17:00, viernes: 9:00-13:00, domingo: 9:00-16:00.
Fundado en 1806, es uno de los escasos
cementerios judíos todavía activos en Polonia en la actualidad. Se han conservado
en él cerca de 150 000 sepulturas. Es el lugar de reposo de personas célebres, tanto
en la historia de la población judía como
de Varsovia y Polonia. Junto a rabinos como
Szlomo Lipszyc (fallecido en 1839), Ber Meisels (fallecido en 1870), Abraham Perlmutter
(fallecido en 1930) y a jasids como Brisker
Rebe (fallecido en 1919), Amszinower Rebe
(fallecido en 1918), Modrzicer Rebe (fallecido en 1921), se encuentran además las tumbas de los escritores judíos Icchak Lejb Perec
(fallecido en 1915), Szlomo Anski (fallecido
en 1920), Julian Stryjkowski (fallecido en
1996), de la actriz Ester Rachel Kamińska (fallecida en 1925) y del creador del esperanto
Ludwik Zamenhof (fallecido en 1917). Igualmente, se encuentra la tumba del tesorero
del Gobierno de la Nación durante el levantamiento de enero, Henryk Wohl (fallecido en
1907) y la del creador del Partido Socialista
Polaco, Feliks Perl (fallecido en 1927). A partir de la Segunda Guerra Mundial, además de
las tumbas anónimas y comunes de los habitantes del gueto, se pueden encontrar los
sepulcros del profesor Majer Bałaban (fallecido en 1942) y del presidente del Judenrat,
Adam Czerniaków (fallecido en 1942).
En agosto de 1943, en las ruinas del gueto
se estableció el campo de concentración llamado Gęsiówka. Cerca de 5000 judíos procedentes de Grecia, Francia y Hungría fueron
trasladados de Auschwitz a las barracas aquí
construidas. Trabajaban dentro del territorio
del gueto, demoliendo las casas quemadas,
clasificando ladrillos y metales no ferrosos.
La evacuación del gueto tuvo lugar el 29 de julio
de 1944. Solamente quedaron 348 prisioneros,
los cuales durante el levantamiento de Varsovia
el 5 de agosto de 1944 fueron liberados por los
soldados del batallón Zośka. Muchos de ellos se
alistaron en las divisiones del Ejército Nacional
y perecieron durante el levantamiento de Varsovia. Una lápida conmemorativa de granito,
en la pared del actual bloque de viviendas, nos
informa sobre estos hechos en lengua polaca,
hebrea e inglesa.
Umschlagplatz
via Stawki 10
Nel posto da cui dal 22 luglio 1942 partivano
i trasporti degli Ebrei dal ghetto di Varsavia per
il campo di sterminio di Treblinka, venne eretto
nel 1988 un monumento realizzato da Hanna
Szmalenberg e Władysław Klamerus. Ogni giorno mandavano 5-6 mila persone. Come dice
l’iscrizione sul monumento: “Per questa strada
di sofferenza e morte negli anni 1940-1943
dal ghetto creato a Varsavia furono trasferiti
Via della Memoria del Martirio
della Lotta degli Ebrei 1940–1943
Il percorso porta da Umschlagplatz al monumento degli Eroi del Ghetto ed è segnato
da blocchi di pietra nera con i cognomi delle
persone che operarono attivamente nel ghetto
di Varsavia.
nei campi di sterminio nazisti più di 300 000
Ebrei”. Sulla parete sono stati incisi 448 nomi,
da Abel a Żanna come simbolo dei circa 450
mila Ebrei imprigionati nel ghetto di Varsavia.
Sulla parete dell’edificio vicino al monumento
è stato inciso in lingua polacca, ebraica e yiddish il versetto dal libro di Giobbe 16:18 “Terra,
non coprire il mio sangue, affinché non cessi
il mio grido”.
Umschlagplatz
Calle Stawki 10
En el lugar en que, desde el 22 de julio de 1942,
se deportaba a judíos del gueto de Varsovia
al campo de exterminio de Treblinka, se
erigió en 1988 un monumento, obra de
Hanna Szmalenberg y Władysław Klamerus. Cada día se deportaban de 5000 a
6000 personas. Según reza la inscripción
del monumento «más de 300 000 judíos
Camino en Memoria de la Lucha
de los Judíos 1940–1943
El camino lleva desde Umschlagplatz hasta
el monumento a los Héroes del Gueto. Está
formado por bloques de piedra negros con los
nombres de las personas que participaron activamente en la vida del gueto de Varsovia.
Angolo tra Via S. Dubois e Via Miła
In questa zona si trovava l’edificio di via Miła 18.
Nelle cantine di questa casa era stato costruito un bunker che nell’aprile del 1943
venne occupato dallo stato maggiore dell’Organizzazione Combattente Ebraica (ŻOB).
L’8 maggio 1943 il bunker venne scoperto dai
raparti tedeschi. La maggior parte dei combattenti che vi si trovavano, con in testa Mordechaj Anielewicz (1919-1943) e Arie Wilner
(1917-1943), si suicidò. Dopo la guerra, nel
1946, sulle rovine della casa venne creato un
tumulo sul quale è stata posta una pietra con
un’iscrizione in polacco, yiddish ed ebraico.
pieron 51 nombres de las más de cien personas que aquí se suicidaron. En la parte inferior,
el verso de P. Matywiecki: «Aquí descansan en
el lugar de su muerte, como señal de que toda
la tierra es su tumba». La lápida es obra de
H. Szmalenberg y de H. Moderau.
Monumento agli Eroi del Ghetto
angolo tra via L. Zamenhofa e via Anielewicza
Il monumento venne inaugurato nel quinto
anniversario dello scoppio dell’Insurrezione nelle rovine del ghetto, il 19 aprile 1948.
La parte occidentale è una scultura che simbolizza la lotta e la parte orientale è un bassorilievo che mostra il martirio del popolo ebraico.
Nelle vicinanze si trova un monumento più antico, del 1946. Sulla lastra di granito rosso, che
ricorda la botola di un tombino, è stato iscritto
in polacco, yiddish ed ebraico: ”A coloro che
sono caduti in una battaglia eroica senza precedenti, per la dignità e la libertà del popolo
ebraico, per una Polonia libera, per la liberazione dell’uomo. (firmato) Gli Ebrei polacchi”.
Il lato occidentale della via costituiva
il confine del ghetto.
Dal lato meridionale dell’antica piazza Muranowskiego (oggi via Muranowska 1) il 19
aprile 2008 è stata posta una targa in lingua polacca, yiddish e inglese che informa
che in questo luogo il 19-22 e 27-28 aprile
del 1943 venne combattuta una delle principali battaglie dell’insurrezione da parte
dei combattenti dell’Unione Combattente Ebraica - ŻZW). Qui sul tetto sono state
issate la bandiera polacca e la bandiera
ebraica. Sulla piazza si trova il Monumento
ai Cittadini Polacchi Uccisi all’Est. Tra le croci
cattoliche si vede una croce ortodossa e una
stele ebraica. Dopo aver girato in via Bonifraterska, sulla facciata della chiesa di S. Giovanni si
trova una piccola targa che commemora i soldati dell’Esercito Nazionale (AK), che morirono
il 19 aprile 1943 nel portare aiuto ai combattenti dell’organizzazione Combattente Ebraica
(ŻOB) che lottavano nel ghetto.
Calle Muranowska
- calle Bonifraterska 12
padecieron este camino de sufrimiento
y muerte en los años 1940-1943 desde el
gueto creado en Varsovia a los campos de
exterminio de Hitler». En la pared se esculpieron 448 nombres, desde Abel a Żanna, como
símbolo de los 450 000 judíos aprisionados en
el gueto de Varsovia. En la pared del monumento vecino, se puede encontrar esculpido
en lengua polaca, yiddish y hebrea el versículo
del Libro de Job 16:18: «¡Oh tierra! No cubras
mi sangre para no silenciar mi clamor.»
Nel 2006 ai piedi del tumulo è stata posta una
pietra a forma di piramide sulla quale sono
stati incisi 51 cognomi dei cento e più che
qui morirono suicidi. In basso un frammento
di una poesia di P. Matywiecki “Qui riposano,
nello stesso luogo in cui morirono, perché ogni
terra è la loro tomba”. La pietra è un progetto
di H. Szmalenberg e M. Moderau.
Calle S. Dubois y esquina de la calle Miła
En esta zona se encontraba cierta casa en el número 18 de la calle Miła. En su sótano se construyó un fortín y en abril de 1943 fue ocupado por
la Organización Judía de Combate. El 8 de mayo
de 1943, fue descubierto por las divisiones alemanas. La mayoría de los combatientes presentes, dirigidos por Mordechaj Anielewicz (19191943) y Arie Wilner (1917-1943), se suicidó. Tras
la guerra, en 1946, se formó un túmulo en las
ruinas de la casa y se colocó una lápida con una
inscripción en polaco, yiddish y hebreo.
En 2006, al pie del túmulo se colocó una piedra con forma de pirámide en la que se escul-
Di fronte al monumento, nel posto in cui
si trova il Museo della Storia degli Ebrei Polacchi nella sua parte nord-occidentale è stato
creato uno spiazzo intitolato a Willy Brand,
cancelliere della Germania. Sul monumento
è stata posto un bassorilievo che rappresenta
il Cancelliere che si inginocchia ai piedi del Monumento degli Eroi del Ghetto.
Monumento a los Héroes del Gueto
Calle L. Zamenhof, junto a la calle Anielewicz
El monumento vio la luz en el quinto aniversario del levantamiento en las ruinas del gueto,
el 19 de abril de 1948. En la parte oeste se encuentra una escultura que simboliza la lucha
y en la parte este un bajorrelieve que muestra
el martirio de la población judía. En sus cercanías,
se encuentra un antiguo monumento del año 1946.
En la losa de arenisca roja, recordando a un pozo
de alcantarilla, se instaló una inscripción en polaco,
yiddish y hebreo: «A aquellos que perecieron en
la extraordinaria y heroica batalla por la dignidad
y la libertad de la población judía, por una Polonia
libre, por la liberación del ser humano. De parte de
los judíos polacos».
Enfrente del monumento, donde se encuentra
el Museo de Historia de los Judíos Polacos,
en su parte suroeste, se creó una plazoleta
dedicada a Willy Brandt, el canciller alemán.
En el monumento se compuso un bajorrelieve
que presenta al canciller arrodillado a los pies
del Monumento a los Héroes del Gueto.
Dopo la guerra, nel 1947, dopo la ricostruzione, l’edificio divenne sede dell’Istituto Storico
Ebraico, che possiede ricche collezioni artistiche, archivi e fotografie. Il tesoro più prezioso
è l’Archivio di Ringelblum. Le collezioni artistiche
sono esposte nelle mostre permanenti: “Il Ghetto di Varsavia” e la “Galleria d’Arte Ebraica”.
Via Muranowska - Via Bonifraterska 12
La parte oeste de la calle Zachodnia formaba parte de la frontera del gueto.
En la parte sur de la antigua plaza de Muranowski (en la actualidad, Muranowska 1),
el 19 de abril de 2008 se colocó una placa
en polaco, hebreo e inglés, en la que se informaba que en este lugar, entre el 19 y 22
y entre el 27 y28 de abril de 1943 fue librada
por los combatientes de la Unión Judía Militar
una de las batallas más importantes del levantamiento. Por otra parte, en el tejado de este
lugar se colocaron las banderas polaca y judía.
En la plaza se encuentra el Monumento a los
Ciudadanos Polacos Asesinados en el Este. Entre las cruces católicas se puede ver una cruz
ortodoxa y una losa de sepultura judía. En la
calle Bonifraterska, en la fachada de la Iglesia
de San Juan de Dios se puede apreciar una inscripción en conmemoración a los soldados del
Ejército Nacional, que murieron el 19 de abril
de 1943 ayudando en el gueto a los combatientes de la Organización Judía de Combate.
Sinagoga Grande, oggi Grattacielo Azzurro, in piazza Bankowy
via Tłomackie 7
La Sinagoga Grande venne costruita negli anni
1875-1878 e diventò il simbolo della Varsavia
ebraica. Vi si svolgevano i riti solenni in occasione delle feste nazionali, vi cantavano cantori
di fama mondiale. Nel gennaio del 1940 venne
chiusa, come le altre case di preghiera. Venne
riaperta il 16 giugno del 1941 e chiusa nuova-
mente nel marzo del 1942, quando venne inclusa nell’area del ghetto insieme al vicino edificio
della biblioteca. Fu trasformata in un magazzino
per i mobili confiscati nel quartiere ebraico. Dopo
un mese di lotta contro gli insorti, il Gen. Jürgen
Stroop pensò alla distruzione della sinagoga per
simboleggiare la sua vittoria. La distruzione avvenne il 16 maggio 1943, alle ore 20.15.
Gran Sinagoga, en la actualidad
el Rascacielos Celeste de la plaza
Bankowy
Calle Tłomackie 7
La Gran Sinagoga fue construida en los años
1875-1878 y se convirtió en el símbolo de la
Varsovia judía. Aquí tenían lugar solemnes oficios religiosos con motivo de fiestas nacionales
y cantaban cantores de fama mundial. En enero
de 1940 fue clausurada, al igual que los demás
templos de oración. Fue reabierta el 16 de junio
de 1941 y cerrada en marzo de 1942, cuando
fue aislada, junto a la biblioteca vecina, de la
zona del gueto. Fue sustituida por una tienda
de muebles robados del barrio judío. Tras meses
de lucha contra los sublevados, el general Jürgen Stroop declaró que el símbolo de su victoria
sería la demolición de la sinagoga, hecho que
tuvo lugar el 16 de mayo de 1943 a las 20:15.
Istituto Storico Ebraico (un tempo edificio della Biblioteca Ebraica)
via Tłomackie 3/5
tel. 0 22 827 92 21
Edificio costruito in via Tłomacki negli anni
1928-1936, come biblioteca della Sinagoga
Grande. Al suo interno vi si trovavano l’Istituto
di Scienze Ebraiche, nel quale tenevano lezione
studiosi del calibro di Majer Bałaban, Mojżesz
Schor, Ignacy Schiper, e gli uffici della Società di
Mutuo Soccorso Ebraica (ŻSS). Emanuel Ringelblum, che lavorava nella Società di Mutuo Soccorso, creò un archivio sotterraneo del ghetto.
Instituto de Historia Judía (antigua Biblioteca Judaica)
Calle Tłomackie 3/5
Telf. 0 22 827 92 21
Edificio construido en los años 1928-1936
como biblioteca de la Gran Sinagoga en la
calle Tłomackie. En este edificio se encontraba
el Instituto de Estudios Judaicos, en el que estudiaron Majer Bałaban, Mojżesz Schor e Ignacy Schiper, así como la Oficina de Ayuda Social
Judía. Emanuel Ringelblum, que trabajaba en
esta oficina, creó un archivo subterráneo del
gueto. Tras la guerra, en 1947, este edificio fue
restaurado como la sede del Instituto de Historia Judía, el cual posee una valiosa colección artística, fotográfica y de archivos de biblioteca.
Su tesoro más preciado es el archivo recuperado de Ringelblum. Las colecciones artísticas
se muestran en exposiciones permanentes:
«El Gueto de Varsovia» y «Galería de Arte Judío».
Cimitero Ebraico in via św. Wincentego
Costruito nel 1780 da Szmul Zbytkower (venne
sepolto qui alla sua morte, nel 1802). Il ricordo
di Szmul Zbytkower si è conservato nel nome
del quartiere nei pressi delle vie Białostocka
e Kawęczyńska - Szmulowizna. In questo cimitero è anche sepolto l’esimio studioso Abraham
Stern (1768-1842). Durante l’occupazione nazista venne distrutta la recinzione e parte dei
monumenti fu usata per il selciato della strade.
Le altre lapidi vennero distrutte dopo la guerra,
negli anni 1946-1947, e accatastate nella parte
centrale del cimitero. Nel 1982 l’area è stata
recintata e sui muri sono stati collocati bassorilievi che illustrano la storia del cimitero.
Cementerio Judío de la calle św. Wincentego
Creado en 1780 por Szmul Zbytkower (fallecido en 1802 y enterrado en este cementerio).
Su memoria se conserva en el nombre del barrio de los alrededores de las calles Białostocka
y Kawęczyńska: Szmulowizna. Por otra parte,
en este cementerio se conservan los restos
del destacado erudito Abraham Stern (17681842). Durante la ocupación nazi, el vallado
fue devastado y algunas de las lápidas fueron
utilizadas para pavimentar las calles. Las demás
tumbas fueron demolidas tras la guerra, en los
años 1946-1947 y amontonadas en la parte
central del cementerio. En 1982, se reconstruyó el vallado y en los muros se esculpió un bajorrelieve con la historia del cementerio.
La Casa dello Studente (oggi residenza del corpo di polizia)
via Sierakowskiego 7
Grazie all’iniziativa “Auxilium Academicum Judaicum” e alle organizzazioni sociali, nel 1926
venne costruita la Casa Ebraica dello studente
per 300 studenti. Tra gli studenti che vi abitarono ci fu Menachem Begin, studente di giurisprudenza all’Università di Varsavia, futuro
Primo Ministro di Israele, premio Nobel per
la Pace. Dal 1928, direttore della Casa dello
Studente fu il noto storico Ignacy Schiper.
Mikvé
via ks. Kłopotowskiego 31 (precedentemente via Szeroka)
Di tutto il complesso degli edifici della comunità ebraica nella II metà del XIX sec. è sopravvissuto solo l’edificio della mikvé, il bagno rituale di purificazione ebraico. Ospitò gli uffici
del Comitato Ebraico Centrale, successivamente una scuola materna e dal 1991 Il Liceo
Statale n. 3. Sono rimaste piccole tracce degli
ambienti del bagno rituale. Oggi nell’edificio
della mikvé si trova il liceo “Jacek Kuroń”.
se conservan algunos detalles de los baños.
En la actualidad, en el edificio se encuentra
el Instituto Jacek Kuroń.
Via Jagiellońska 28 (Edificio dell’Istruzione)
Sul frontone dell’edificio si è conservata
la scritta: “Edificio dell’Istruzione della Comunità Ebraica di Varsavia ‘Michał Bergson’ ”. L’edificio venne costruito negli anni 1911-1914. Nella casa si trovavano una scuola, un asilo ed un
rifugio per i bambini ebrei. Nel 1940 vennero
tutti trasferiti nel ghetto di Varsavia. Dal 1953
nella sala in cui prima della Guerra si trovava
la sala di preghiera, c’è il Teatro delle Marionette “Baj”, e negli altri locali una scuola materna, un ambulatorio medico e appartamenti
privati.
Calle Targowa 50/52
Construido en 1819 por Rothblit, es el edificio
residencial de ladrillo más antiguo del barrio
de Praga. Ya antes de 1839 había una escuela primaria judía, y en los anexos tres casas
de oración judías, que tras la guerra fueron
sustituidas por tiendas. En dos de ellas se
conservaron fragmentos de pinturas con los
signos del zodiaco, con el Muro de las Lamentaciones y con la Tumba de Raquel. En una
de las paredes se encuentra una inscripción
en lengua hebrea que indica que las pinturas
fueron financiadas con donaciones de los hijos
de Dawid Grinsztajn en 1934.
El gobierno de la ciudad decidió establecer en
estos edificios el Museo de la Historia de Praga. En la actualidad, se están realizando obras
de construcción y restauración de las pinturas
en ambas casas de oración.
Residencia Universitaria (en la actualidad, hotel residencial para policías)
Calle Sierakowskiego 7
Gracias a la iniciativa «Auxilium Academicum
Judaicum» y a organizaciones sociales, en 1926
se construyó una residencia universitaria judía
para 300 estudiantes. Entre los estudiantes que
residieron aquí, se encontraba Menachem Begin, estudiante de derecho de la Universidad
de Varsovia y el que más tarde sería presidente
de Israel y laureado con el Premio Nobel de la
Paz. Desde 1928, el director de la residencia
fue el famoso historiador Ignacy Schiper.
Le autorità cittadine hanno deciso di creare
in questi edifici il Museo della Storia del quartiere Praga. Al momento sono in corso lavori
di ricostruzione e di restauro delle pitture murali in entrambe le case di preghiera.
Mikvah
Calle ks. Kłopotowskiego 31
(antigua calle Szeroka)
De todo el complejo de edificios de la comunidad judía fue construida en la segunda mitad
del s. XIX una mikvah, los baños rituales judíos. En este lugar se encontraban las oficinas
del Comité Central de Judíos, más tarde una
escuela de párvulos y, desde 1991, el Instituto
de Enseñanza Secundaria número 3. Todavía
Dopo il fallimento dell’insurrezione nel ghetto venne raso al suolo tutto, si sono salvati a malapena
alcuni edifici e la chiesa di S. Agostino (nella foto).
Calle Jagiellońska 28
(Edificio Educativo)
En la fachada del edificio se ha conservado
la inscripción: «Edificio Educativo de la Comunidad Hebrea de Varsovia de Michał Bergson».
Este edificio fue construido en los años 19111914. En él se encontraba una escuela, refugio
y protección para los niños judíos. En 1940,
todos fueron trasladados al gueto de Varsovia.
Desde 1953, la sala que antes de la guerra cumplía las funciones de sala de plegarias, fue sustituida por el teatro de muñecas “Baj”. En el resto
de locales del edificio hay un jardín de infancia,
un consultorio médico y viviendas privadas.
Via Targowa 50/52
Costruito da Rothblit nel 1819 è il più antico
edificio abitativo in muratura conservatosi
nel quartiere Praga. Già prima del 1839 vi si
trovava la scuola elementare ebraica, e nella
corte interna tre case di preghiera ebraiche,
che dopo la guerra vennero trasformate in
magazzini.
In due di esse si sono conservati frammenti
di pitture murali che raffigurano i segni zodiacali, un disegno del Muro del Pianto, la Tomba
di Rachele. Su una parete si trova un’iscrizione
in yiddish che informa che le pitture murali
sono state realizzate nel 1934 grazie ad una
donazione dei figli di Dawid Grinsztajn.
Tras la derrota del levantamiento del gueto, todo
quedó arrasado. Apenas se conservaron algunos
edificios y la Iglesia de San Agustín (en la foto).
Eventi legati alla cultura ebraica a Varsavia
Aprile - Festival Cinematografico Internazionale
“Motivi Ebraici” (“Żydowskie Motywy”),
www.jewishmotifs.org
Aprile - celebrazioni per l’anniversario
dell’Insurrezione nel ghetto di Varsavia
Settembre - Festival della Cultura ebraica
“Warszawa Singera”, www.festiwalsingera.pl
Novembre - Festival del film su tematiche ebraiche,
www.wjff.pl
Acontecimientos relacionados
con la cultura judía en Varsovia
Abril - Festival Internacional de Cine «Motivos
Judíos», www.jewishmotifs.org
Abril - celebración del aniversario del levantamiento
en el gueto de Varsovia
Septiembre - Festival de Cultura Judía «La Varsovia
de Singer», www.festiwalsingera.pl
Noviembre - Festival Varsoviano de Películas con
Temática Judía, www.wjff.pl
Sinagoga Nożyk
Sinagoga de los Nożyk
Cimiteri ebraici
Cementerios judíos
Umschlagplatz
E altro
Y otros
Pagine su tematiche ebraiche
Sitios web de temática judía:
www.jewish.org.pl
www.shalom.org.pl
www.jewishinstitute.org.pl
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